Algarve Spa Week: le 3 migliori destinazioni

Due settimane già trascorse dall’inizio della primavera, altrettante ne mancano al weekend di Pasqua e il pensiero corre già all’estate, alle interminabili ore al sole e… oddio, la prova bikini!!!

PraiaDaMarinha©LuísDaCruz

Niente paura, c’è un modo per anticipare la rémise en forme assieme a un anticipo di mare: anche se tecnicamente affaccia sull’Oceano Atlantico, la regione più a sud del Portogallo – conosciuta come Algarve – regala tutto il tepore delle terre del nostro Sud (complice la vicinanza all’Africa!) e atmosfera mediterranea fatta di villaggi bianchi, campi di mandorle e di arance a pochi metri da un mare da favola (sopra: Praia da Marinha, Lagoa © ATA/Luís da Cruz) .
In più, da questo fine settimana fino al 14 aprile si può approfittare dell’Algarve Spa Week per farsi belle nelle Spa a 5 stelle, scegliendo trattamenti eccezionalmente scontati al 50% (cliccare qui per vedere l’offerta completa)

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Oltre a sessioni di massaggi, scrub e avvolgimenti in cataplasmi tonificanti, i dintorni degli hotel offrono l’ambiente ideale per continuare a mantenersi attive – in coerenza con il tema dell’edizione 2019 dell’Algarve Spa Week, Be Active & Be Well – con percorsi di trekking sulle falesie, partite di golf o lunghe biciclettate in riva al mare. Queste, in particolare, sono le attività che suggerisco per completare il programma di qualche giorno di benessere nelle Spa dei miei 3 hotel preferiti, tra gli 11 che partecipano all’iniziativa.

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Ricordando che se non fate in tempo a improvvisare un viaggio nelle date di aprile, l’Algarve Spa Week riprende dal 5 al 13 ottobre 2019, negli ultimi giorni della stagione calda locale.

Ecco, allora, la mia personale TOP 3 per esser più belle e più attive in Algarve:

NUMERO 1
Anantara Vilamoura Algarve Resort Spa

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Perché:
lo stile orientale degli Anantara resort si riflette nella Spa di dimensioni intime, di questo grande hotel. Sono stata conquistata dall’atmosfera intrigante e raffinata sia della zona umida (saune e piscina) sia delle cabine trattamento, con dettagli di templi e legni intagliati in stile esotico (nelle 3 foto sopra: la prima courtesy Anantara; la 2 e 3 © Gustavo Abreu). Non a caso, poiché questo è uno dei rari cinque stelle in Portogallo a offrire veri trattamenti Ayurveda, con tanto di arredi e accessori importati direttamente da New Delhi.  (Cliccare qui per visitare la Spa e prenotare)

Offerta consigliata: un’ora e un quarto di massaggio energizzante con allungamento (metà prezzo: 75 €), per una sferzata d’energia primaverile.

Anantara Vilamoura_Golf View

Attività complementare
: una partita a golf nel famoso Victoria course, disegnato dal campione Arnold Palmer (nella foto qui sopra, courtesy Anantara).

NUMERO 2
Tivoli Carvoeiro Algarve Resort Spa

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Perché: incastonato tra le falesie della costa di Lagoa e dolci colline di vigneti, campi di ulivi e coltivazioni di agrumi, questo resort è un gioiello dell’ospitalità come pure la sua Spa. Mentre ci si fa belle si assorbe tutto il meglio dell’atmosfera locale: caraffe e aromatizzatori in ceramica tradizionale portoghese, un grande ulivo nel patio interno (nella foto sopra, © Gustavo Abreu) e tanti trattamenti con alghe del vicino oceano.
(Cliccare qui per visitare la Spa e prenotare)

Offerta consigliata: per puntare alla prova bikini, immancabile l’esfoliazione corpo alle alghe e zucchero (metà prezzo: 35€ per 45 minuti) da abbinare a un’ora di trattamento viso bio con prodotti Voya, interamente a base naturale con oli essenziali ed estratti di alga marina (metà prezzo: 42,50€).

Attività complementare: trekking di circa 6km (12km andata e ritorno) sulle vicine falesie colorate nei toni dell’ocra e del grigio, a strapiombo sull’oceano. Il sentiero è conosciuto come Sete Vales Suspensos ed è un angolo di Portogallo da non mancare, visto che persino l’associazione European Best Destinations lo considera il miglior cammino d’Europa.

NUMERO 3
Tivoli Marina Vilamoura Algarve Resort Spa

Tivoli Marina Spa

Perché
:
eccellente in qualità, atmosfera zen, clientela Vip, abbondanza di spazio, nel cuore del glamour algarvio che é Vilamoura. Questa Spa (nella foto sopra: un salottino relax, © Cristina Borges) è un vero tempio del benessere a lato della famosa marina internazionale, che ogni estate attrae calciatori, artisti e personalità di spicco. (Cliccare qui per visitare la Spa e prenotare)

Offerta consigliata: il fango corporale caldo con spezie (metà prezzo: 47,50 €, durata di un’ora) sazia i sensi per non cedere alla golosa offerta gastronomica dei ristoranti all’interno del resort e al menu del Puro Beach, versione chic & design del chiosco di spiaggia (nella foto sotto, © Gustavo Abreu), affiliato all’hotel. A proposito, nel menu del beach restaurant è disponibile un’interessante insalata superfood con chia e avocado che (forse!?!) non vi farà rimpiangere i calamari fritti del tavolo a fianco 🙂

Attività complementare: le biciclette bianche, a noleggio in vari punti di Vilamoura, permettono di fare lunghe passeggiate a due ruote lungo l’ottima pista ciclabile della località, tra dune di sabbia, viali di palme e cipressi e sconfinati campi da golf.

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Rio: estilo, tendências, comportamento

 

É e non é un negozio.
É e non é una galleria d’arte.
É e non é uno studio di consulenza.
É e non é una redazione.
É e non é rappresentativo solamente di Rio de Janeiro.
Certo, si tratta di Rio etc!

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Ovvero il segreto più fresco del panorama carioca per chi si interessa alle novità di stile, tendenze e comportamento (le cui iniziali formano, in portoghese, l’acronimo etc!) a Rio & dintorni allargati, coprendo più o meno tutto il Brasile.

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Il negozio, aperto da poco in un angolo defilato del quartiere di Humaità, è una vetrina per stilisti in rapida ascesa, designer di accessori moda & casa nonché artisti in stile street. Impossibile non notare lo stile fortemente casual e tropicale delle calzature Insecta , degli abiti Wasabi , dei costumi AroSwimwear e dei gioielli Ripa.

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La selezione, impeccabile, è frutto dei 10 anni di lavoro dell’equipe di Rio etc, fondata dalla consulente di moda Renata Abranchs e dal giornalista Tiago Petrik nel 2007 per mostrare lo stile di vita carioca attraverso un sito e, successivamente, libri e riviste tutti concentrati sull’estetica più contemporanea di Rio, non solo nel settore moda ma anche nella gastronomia, nella musica, nel design… A lato dell’attività di consulenza di moda e comunicazione, che era già parte dell’attività di Renata e che tuttora fa parte dei servizi offerti dalla società.

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Vari gli eventi che movimentano lo spazio e la clientela del concept store (dovremmo chiamarlo così?!), i quali permettono di conoscere gli stessi creativi presenti al lancio delle loro collezioni.

Non mi sono lasciata sfuggire l’ultimo appuntamento e, in compagnia della mia amica Thati, ho apprezzato i gioielli in resina e materiali alternativi di Erika nonché le borse Catarina Mina, fatte a mano nel Ceará.
Scopriteli anche voi nei 2 video di chiusura!

Info Rio etc
Indirizzo: Largo dos Leões 81C – Humaitá – Rio de Janeiro
Tel: +55 21 3040 6710
Sito: http://www.rioetc.com.br
Insta: rioetc_a_loja

Foto © Rio etc
Video © Lisa Molinari

 

 

CdC: benessere mediterraneo, anzi algarvío

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Companhia das Culturas (CdC) é uno dei segreti più noti tra gli intenditori del viver bene in Portogallo. Si tratta di un indirizzo di ospitalità che va ben oltre il tipico bed&breakfast o agriturismo di lusso, baciato dal sole per gran parte dell’anno e rinfrescato dalla brezza marina in una porzione di campagna prossima alla fermata ferroviaria di Castro Marim, provincia di Faro, regione Algarve – ovvero l’estremo sud lusitano.

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Innanzitutto, le vibrazioni del luogo rivelano l’affetto con cui ogni dettaglio é stato concepito: il proprietario Francisco passava qui le sue vacanze estive, quando ancora funzionava la fattoria della nonna. Trascorsi gli anni, girato il mondo e tornato con la moglie Tina, appassionata per il vintage, Francisco ha deciso di recuperare questo spazio dall’abbandono e allargare l’ospitalità al di là dei membri di famiglia.

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A mia volta privilegiata per l’invito a trascorrervi un paio di giorni insieme a Gustavo, mi lascio rapire dalla bellezza della campagna algarvía ancora prima di metter piede alla Companhia das Culturas: prati deserti, un carretto trainato a cavallo che attraversa il passaggio a livello, e poi una chiesetta all’imbocco del viale di ulivi e fichi d’india che porta all’ingresso della nostra destinazione.

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Tranquillità e discrezione sono sovrane da queste parti e un semplice muretto cela gli spazi altamente rural-chic di CdC, dove rigenerarsi in pieno stile mediterraneo.
Appena entrata, impossibile non farmi tentare dalle acque salinizzate della piscina, che fa da trait d’union tra l’antico frantoio arredato in stile post-industriale e l’ex magazzino d’olio.

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Nel primo edificio, trasformato in confortevole bar-biblioteca, mi prometto di rifocillare la mente tra libri e pubblicazioni iperinteressanti, a disposizione degli ospiti; il secondo è un locale eventi e palestra noto come Cork Box, dato che il pavimento e le pareti sono interamente ricoperti da uno strato di morbido sughero, ammortizzante e isolante (da rumori, sbalzi di temperatura e attriti di qualunque genere). Rimpiango di non avere più tempo a disposizione per prenotare questo spazio unico e provare a danzare leggera, o allungarmi in interminabili sessioni di Pilates, o ancora estendere le mie onde cerebrali fino a dove la meditazione consente…

img_1945.jpgAl momento del check-in mi sento una piccola Alice, che varca le porte di un labirinto di pareti bianche e celesti fino ad arrivare a un piccolo ma confortevole rifugio dove – miracoli del design! – non manca proprio nulla, nemmeno una piccola coppia di rospi in ceramica (firmati Bordallo Pinheiro) che mi osserva mentre schiaccio un pisolino tra lenzuola morbidissime e immacolate.

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In realtà il luogo d’elezione per poltrire, diventando più bella, sarà l’hammam ricavato in un altro edificio della ex fattoria, che ora rende omaggio in parte alla cultura orientale, con la gran cupola dei bagni turchi, in parte alla cultura sudamericana, con un favoloso giardino di alberi di banano, papaya e pitanga. Questi sono costantemente irrigati dall’acqua ricondensata dopo il percorso a vapore nelle celle di marmo create al primo piano della struttura, un antro di relax con dietologi e terapeuti a disposizione – su richiesta – per l’elaborazione di una dieta su misura e per massaggi agli oli essenziali della flora mediterranea (confezionati poco distante da qui, nella fabbrica Pharmaplant di Alcoutim).

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Dopo essermi lasciata avvolgere da una nuvola profumata di cisto, lavanda, rosmarino, timo, perpetua e fico d’india (o piuttosto un mix a mia scelta tra questi oli, nell’aromaterapia), non c’è nulla di meglio – a mio parere – della bella passeggiata di un chilometro circa per arrivare a piedi fino alla costa di Praia Verde, a picco sul mare. Grida di gabbiani e folate di vento completano la terapia sensoriale con i suoni più emozionanti che la natura locale possa offrire, dopo il percorso tra oleandri e pini marittimi che profumano l’aria di buono titillando le papille olfattive…

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Quanto alla dieta personalizzata, all’ora di cena ho preferito fare di testa mia e scegliere liberamente dal menu del ristorante Tal Qual, dove si spiluccano tapas golose in stile ispano-portoghese preparate dallo chef di CdC: impossibile sbagliare, perché tutto é sano, prodotto nei dintorni e preparato nella maniera più genuina possibile, oltre ad arrivare nel piatto in porzioni giuste per non esagerare!

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La scoperta inaspettata é stata una chicca preziosa della gastronomia algarvía: la muxama, una sorta di prosciutto crudo di tonno ottenuto dal processo di essiccazione e salatura delle parti più pregiate del pesce, che così si conserva in maniera naturale. Di rigore servirlo a fette sottilissime, che si possono accompagnare con il classico pomodoro e origano o, secondo la proposta intrigante dello chef, con mandorle affumicate.

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Altre sorprese del menù: crostini farciti con paté affumicato di baccalà, fagioli bianchi con sgombri al prezzemolo e cipolla, degustazioni di olio d’oliva biologico della fazenda Monterosa. E poi un trionfo di sapori della vicina penisola iberica: gaspacho, affettati e formaggi… Deliziosi anche i vini, per affondare dolcemente nei sogni e svegliarmi con una prima colazione altrettanto sorprendente, dove spicca la frutta cresciuta nei terreni di CdC, le uova del vicino (!), le torte caserecce, i succhi naturali, pane fresco, affettati locali e formaggetti di capra, da condire con olio d’oliva extra-mediterraneo e il sale marino ricavato nelle famose saline di Castro Marim… E via, a tutta energia!

Foto
(1-10) © Gustavo Abreu
e (11) © Companhia das Culturas

Contatti e prenotazioni:
www.companhiadasculturas.com
www.facebook.com/companhiadasculturas/

 

 

Ospiti nella casa dei sogni

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The Farmhouse of the Palms é uno di quei luoghi magici, dove si potrebbe passare un giorno o un mese senza darsi conto dello scorrere del tempo, non fosse per il passaggio delle nuvole in cielo e il maturare della frutta tra foglie che ingialliscono gradualmente.

Visitare questo bed&breakfast all’inizio dell’autunno é altamente indicato, perché solo in questo periodo dell’anno aromi, colori, sapori e silenzi creano una sinfonia perfetta per immergersi un angolo quasi segreto dell’Algarve, nel sud del Portogallo, chiamato São Brás de Alportel.

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La vista dal terrazzo principale (con piscina in mosaico nero, nella foto sopra) dà sul centro del paese, abitato fin dall’epoca medievale, e sui rilievi boscosi che passano dalla zona collinare del barrocal a quella più montuosa della serra.

Le palme all’ingresso, che danno il nome alla Farmhouse, si fondono armoniosamente con le viti, attorcigliate alla pergola della casa principale (nella foto d’apertura, in alto), e con gli alberi di carruba, sotto i quali si fa colazione. TFH_blog1
I melograni (a lato) tra i vialetti principali sono carichi di frutti così maturi da sembrar scoppiare come palloncini rossi e le more sono pronte da spiluccare oltre il muretto di un salottino all’aria aperta (nella galleria, sotto).
Gli aromi di natura continuano all’interno dei locali, dove i padroni di casa Frank e Veronique disseminano deliziosi vasetti con fiori d’aglio e di gelsomino, o ancora rametti di lavanda e rosmarino in bocciolo. Dall’antico forno, grande come un intero sofà, non esce più la fragranza del pane che nell’antica fazenda si cucinava in casa, ma in compenso la mattina, all’ora di colazione, l’olfatto pregusta la dolcezza dei famosi pastel de nata portoghesi, serviti assieme a golosi pancake da farcire con frutta, formaggi delle migliori selezioni europee e ancora smoothies, té e caffé a volontà…

Le querce, che con le loro foglie tingono di rosso e giallo il paesaggio autunnale, forniscono anche il legno dei tavoli costruiti su misura da artigiani locali. Non sono gli unici elementi d’arredo che fanno parte del territorio circostante: la pietra, tagliata e smussata a regola d’arte, incornicia le finestre secondo lo stile architettonico chiamato manuelino; la terra argillosa del vicino borgo di Santa Caterina, dopo un processo di trasformazione totalmente artigianale, sigilla tutti i pavimenti con un bel colore ocra.

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Gli oggetti sparsi per le spaziosissime stanze private (tutte dalle dimensioni di una suite presidenziale! nella foto sotto, quella dove siamo stati ospitati) e comuni sono pochi, ma scelti con cura e poesia – un cappello di paglia qui, una maschera di terracotta lá – giusto per contrastare o completare la palette di colori naturali, dominanti nell’antica fazenda ottocentesca: bianco, ocra e grigio.

TFH_blog6Con una concessione all’arte figurativa, ovvero i quadri appesi nei corridoi, con foto d’epoca di Artur Pastor. L’occhio attento di questo artista d’inizio Novecento ritrae la vita rurale di un Algarve antico, dalla genuinità unica e irripetibile, che ancora sopravvive in alcuni angoli di campagna non troppo lontani dalla Farmhouse of the Palms. Ed é a sua volta segno del profondo rispetto di Frank e Veronique per questa terra, dove hanno scelto di costruire il loro sogno di una vita più vicina alle cose belle, semplici e pure.

Tutte le foto © Gustavo Abreu

CONTATTI
Sito web: www.farmhouseofthepalms.pt
Indirizzo: Farmhouse of The Palms,
Frank & Veronique Persyn

Cerro do Botelho, CxP 508
8150-027 São Brás de Alportel
GPS: 37°08’31.4″N 7°54’48.1″W
Email: info@farmhouseofthepalms.pt
Tel.: +351 964 478 157

 

 

 

 

Shopping & style, le 7 meraviglie di Porto

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Per chi adora viaggiare e non vuole negarsi l’esperienza di continuare a parlare portoghese (sebbene con un accento moooolto più gutturale rispetto al brasiliano), consiglio la più intrigante città sull’Oceano Atlantico, dal lato del Vecchio Continente: Porto!

Inutile descrivere la bellezza dei cieli tersi che si specchiano nel Douro a fine giornata (nella foto sopra: lungofiume al Ponte di Arrábida, © Gustavo Abreu), le casine colorate della Ribeira e mille altre immagini da cartolina che si collezionano facilmente in questo punto energetico – nonché stilosissimo – dell’universo.
Al fine di privilegiare la praticità, ho pensato di riassumere qui, invece, i 7 indirizzi dove emerge il più squisito gusto portuense in tutti i versanti della vita locale: cibo, design, in-soliti souvenir, bici, arte e non solo…

Migliori souvenir: Mercado 48, Rua da Conceição 48
Ogni shopping addict che si rispetti può perdere ore in questo antro d’artigianato, design di piccoli oggetti e arte grafica. La tradizione lusitana fa da motivo dominante nell’attenta selezione di “gioielli” sferruzzati a mano, borse dai dettagli in legno, quaderni ispirati agli antichi registri scolastici e mille altre idee per fare o farsi un regalo al di là dei soliti souvenir.

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Migliore drogheria: Oliveira, Bastos & Co, Rua

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Migliore spazio slow: Quintal Bioshop & bistrot, Rua do Rosario 177
Dietro una porta che si confonde tra gli azulejos e i graffiti di rua do Rosario si cela un ottimo punto vendita di alimenti e cosmetici bio, ideale anche per una pausa golosa.
Nel bistrot in fondo al negozio si servono piatti caldi e freddi di cucina crudista, o semplicemente vegetariana, con bevande probiotiche, centrifugati e altre diavolerie culinarie frutto dell’inventiva dei gestori. Relax assicurato nel piccolo cortile del giardino segreto che dà nome al locale (foto sopra, © Quintal – che significa cortile nell’idioma locale!) e che ospita riunioni informali, eventi di yoga e conferenze.

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Migliore galleria d’arte: Cruzes Canhoto – Arte Bruta Primitiva Popular, Rua de Miguel Bombarda 452
Già dal nome ci si fa un’idea di cosa trovare tra le pareti di questa atipica galleria del distretto d’arte portuense: le opere in vendita (nell’immagine sopra, © Galeria Cruzes Canhoto) sono frutto di una creatività spontanea, che reinterpreta l’artigianato lusitano mescolandolo con la sensibilità marginale di autori autodidatti, estranei alle logiche del mercato ma totalmente immersi in un mondo ricco di magia, mito e fantasia. Chiedete di José Carlos (proprietario della galleria) e sarete omaggiati dalla sua fenomenale guida orale all’arte bruta, primitiva e contemporanea, arricchita di aneddoti sulla vita degli artisti. Un luogo unico nel suo genere in tutta la penisola iberica!

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Migliore ciclista: Velo Invicta Capas Peneda, Praça D. Filipa de Lencastre 208
Il signor Barbosa rappresenta la terza generazione di una famiglia di artigiani-imprenditori che ha fatto la storia del ciclismo portoghese: nei locali di questa bottega nel pieno centro di Porto (nella foto sopra, © Lisa Molinari), dove ancora si vendono e si riparano bici, c’era la fabbrica di biciclette del nonno fondata nel 1944 e fino a qualche decennio fa in piena attività.
Vale una visita per noleggiare le vostre 2 ruote in città o anche solo per una conversazione con Barbosa, vera enciclopedia di storia del ciclismo europeo!

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Miglior pesce grigliato: Café Vapor, Rua da Praia 39, Vila Nova de Gaia
Tavolini sulla strada e clientela strettamente locale promettono una cena a base di ottimo pesce, grigliato secondo tradizione, nel nucleo storico di pesca di Afurada (nella foto sopra, locandina di un evento locale © Lisa Molinari). Sulla riva sinistra del Douro, a dir la verità, ci si trova ufficialmente a Vila Nova de Gaia e non più a Porto ma la città é tutta a… portata di vista, con i gabbiani in volo sui tetti e l’ultimo traghetto che parte per il lato “cittadino” del fiume all’ora dell’aperitivo. Conviene stare di qua dal Douro per una sera e degustare voluttuosamente le famose sardine alla griglia con il vino della casa per dimenticare i più famosi ristoranti della Marina di Matosinhos a Porto (qui sotto: tramonto a Matosinhos, © Gustavo Abreu), poco distanti e un po’ meno veraci di questo.

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Miglior vintage: Pedras & Pessegos, Praça Coronel Pacheco 34
Una vetrina curvilinea che affaccia su una piazzetta tranquilla, eppure vicinissima al centro. L’assenza di insegne, che sembra fatta apposta per attirare solo l’attenzione degli intenditori. O per far parlare di sé i mobili in bella mostra, che di storia ne hanno parecchia. Si tratta infatti di mobilia scandinava degli anni ’40, che il proprietario Jaime Garcia setaccia per Danimarca e dintorni. Tutti elementi che fanno di questo indirizzo una meta di culto per chi apprezza i finissimi (e sempre più introvabili) capolavori di Arne Jacobson, Verner Panton e Ole Wanscher in versione originale.
Perché Porto, in fondo, ha un animo nordico, riservato e – soprattutto – ultravintage!